Le due vite di un gatto part-time
Di Redazione, 05/06/2015

E' il caso, per esempio, di Prince Michael Jackson, il gatto nella foto. Ha una famiglia che gli vuole bene, ma forse quel nome, assegnatogli in onore di due leggende della musica pop statunitense, gli pesa: magari gli altri gatti del vicinato, oppure Ziggy, il cane di casa, prendono in giro Prince Michael Jackson:
- Hey Prince Michael Jackson, dove hai messo i Grammy?
- Si va a caccia di topi, oppure hai un "party" con gli amici della Motown?
- Ma ti sei rifatto il naso?
- Quand'e' che dovremo chiamarti "Il Gatto Precedentemente Noto Come Prince Michael Jackson"? (*)
Sia come sia, a Prince Michael Jackson una famiglia non basta. Cosi' ha deciso di condurre due vite in parallelo: meta' giornata dai suoi proprietari, l'altra meta' con la famiglia al di la' del muretto, quella di chi scrive. Un muretto che fa tutta la differenza del mondo: appena lo oltrepassa, il "nostro" gatto viene chiamato semplicemente "micio", l'ingombrante presenza del cane scompare, le coccole aumentano in misura esponenziale, e il cibo e' probabilmente molto migliore. Prince Michael Jackson passa qualche ora con una famiglia, si rifa' le unghie sulle ciabatte del padrone di casa, mangia il cibo che gi viene preparato, si struscia e si accomoda in salotto (perlomeno da noi) su una poltrona Ikea dedicata a lui, e occasionalmente sale al piano di sopra, a vedere se ci sono cose interessanti. Poi oltrepassa il muretto, e ricomincia.
C'e' da chiedersi come mai non ci siano piu' gatti che vivono part-time, meta' giornata con una famiglia e meta' giornata con un'altra.
(*): il cantante Prince, nel corso di una disputa con la sua casa discografica, cambio' nome e divento' "The Artist Formerly Known As Prince" (TAFKAP, in breve).
Argomenti: gatti
Data: 05/06/2015 alle 14:49
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